Bitcoin FAQ

Informazioni generali

Cos’è Bitcoin?

Bitcoin è una valuta digitale peer-to-peer che è possibile inviare istantaneamente e in sicurezza a qualsiasi persona del mondo. Questa valuta è simile al denaro elettronico che si puo’ inviare agli amici o utilizzare per pagare i propri acquisti.

Cosa sono i bitcoin?

I bitcoin sono l’unità monetaria del sistema Bitcoin. Solitamente si usa l’abbreviazione «BTC», che indica il prezzo o la quantità (ad esempio, «100 BTC»). Esistono bitcoin fisici, ma in generale il bitcoin è soltanto un numero collegato a un indirizzo. I bitcoin fisici sono semplicemente oggetti simili a monete con un numero integrato.

Come posso ottenere bitcoin?

  • Vi sono vari modi di ottenere bitcoin:
  • Si possono accettare bitcoin per il pagamento di beni o servizi.
  • Il metodo più diffuso per l’acquisto di bitcoin è tramite i mercati di cambio.
  • Esistono servizi di cambio che cambiano bitcoin in valute di uso corrente.
  • E’ possibile trovare persone che vivono nel vostro Paese o città che vendono bitcoin in cambio di contanti.
  • Entrate a far parte di una mining pool.
  • Se disponete di sufficiente apparecchiatura per il mining, potete “minare” autonomamente e provare a creare un nuovo blocco (che al momento attuale apporta 25 bitcoin, come anche tutte le commissioni di trasferimento incluse nel blocco).
  • Ottenere bitcoin su siti che li distribuiscono gratuitamente.

Bitcoin garantisce di fare soldi facili?

Dato che Bitcoin è una tecnologia recente, inizialmente potrebbe non essere chiaro che cos’è e come funziona. Bitcoin viene spesso presentato come una delle tre varianti seguenti:

  • Una specie di truffa online.
  • Un gap nell’economia di mercato, il cui utilizzo garantisce un flusso costante di introiti.
  • Investimenti affidabili,che quasi sicuramente porteranno profitto.

In realtà, nessuna di queste varianti riflette la verità. Soffermiamoci su ognuna di esse.

Bitcoin è una truffa online

Se si passa molto tempo su Internet, è possibile incappare di frequente in vari tipi di annunci pubblicitari ingannevoli. Questi annunci solitamente promettono un ingente guadagno in cambio di un lavoro facile. Molto spesso tali sistemi sono modelli finanziari piramidali o a matrice, che traggono profitto dai propri collaboratori e non offrono nulla di realmente vantaggioso. Il più delle volte convincono le persone ad acquistare un certo pacchetto di servizi, che dovrebbe fargli guadagnare parecchi soldi, ma in realtà l’acquirente deve diffondere ulteriormente questi annunci, senza ricavarne praticamente nulla. Bitcoin non ha nulla a che fare con questi modelli. Bitcoin non promette grossi guadagni. Gli sviluppatori non possono guadagnare soldi su di voi. Il vantaggio principale è che non è possibile acquistare bitcoin senza il consenso del proprietario. Il Bitcoin è una valuta virtuale sperimentale, che potrà avere successo o fallire. Nessuno degli sviluppatori si aspetta di arricchirsi grazie ad essa.

Se installo il client posso guadagnare?

La maggioranza delle persone che utilizzano Bitcoin non ne deriva alcun ricavo, e il client, così com’è distribuito, non vi farà guadagnare. Una piccolissima parte di persone con speciali apparecchiature ad elevata prestazione guadagna bitcoin per mezzo del “mining” (la creazione di nuovi bitcoin) con l’ausilio di speciali software, ma non bisogna vedere Bitcoin come un modo per arricchirsi. La maggior parte degli utenti prende parte a questo progetto perché ne considera interessante il concetto, ma non vi guadagna nulla.

Bitcoin è solo ai primi passi. Forse in futuro lo aspettano grandi cose, ma ora è solamente una tecnologia che si offre a chi è interessato a progetti concettuali o alle ultime tecnologie.

Il bitcoin è un buon investimento?

Il Bitcoin è una nuova e interessante valuta digitale il cui valore non dipende direttamente da alcuna autorità o organizzazione. Come le altre valute, il bitcoin ha valore in parte perché le persone sono disposte a scambiarla con beni e servizi. Il suo tasso di cambio è in costante fluttuazione, talvolta anche in modo molto consistente. Bitcoin non ha sufficiente riconoscimento, è passibile di manipolazione da parte di persone che non hanno grandi capitali. Incidenti nell’ambito della sicurezza, come l’hacking del sito o leak di account, possono causare seri problemi di vendita incontrollata di valuta. Vi sono anche altre possibili oscillazioni che possono mettere in moto reazioni tali da indurre grandi cambiamenti nel tasso di cambio della valuta.

Chiunque investa in Bitcoin deve comprendere i rischi che corre, e deve considerare il bitcoin come una valuta ad alto livello di rischio. Successivamente, quando Bitcoin diventerà più diffuso e riceverà ampio riconoscimento, potrà stabilizzarsi, ma attualmente non vi è nulla di prevedibile. Ogni inevstimento in Bitcoin deve essere effettuato con cautela e deve prevedere un serio piano di gestione dei rischi.

Posso comprare bitcoin tramite Paypal?

E’ possibile acquistare bitcoin materiali da PayPal, ma l’uso di valuta elettronica rende tutto più complesso e costoso a causa degli elevati rischi per i venditori.

Esiste una modalità di acquisto di bitcoin tramite Paypal, ma questa è soggetta ad alte commissioni. Con l’ausilio di VirWoX si possono comprare Second Life Lindens (SLL) su Paypal, per poi convertirli in bitcoin. Per questa operazione perderete circa il 6 %, ma potrete ricevere bitcoin in modo abbastanza veloce rispetto a un bonifico bancario. Questo metodo funziona perché non si comprano direttamente bitcoin tramite Paypal, ma si comprano SLL (che sono accettati su Paypal) per poi cambiarli in bitcoin.

Nonostante sia possibile trovare qualcuno che voglia vendervi bitcoin tramite Paypal (magari tramite #bitcoin-otc), la maggioranza dei mercati di cambio non funziona con PayPal. Ciò è legato ai frequenti casi di truffa: le persone pagavano per ricevere bitcoin tramite Paypal, ricevevano i bitcoin, dopodiché presentavano un reclamo a Paypal dicendo di non avere ricevuto nulla. In tali situazioni Paypal spesso prende le parti dell’acquirente-truffatore, e di conseguenza i venditori sono costretti ad assicurarsi contro i rischi per mezzo di commissioni alte o la totale rinuncia al sistema Paypal.

In tal modo, l’acquisto di bitcoin da persone fisiche resta possibile, ma il venditore deve essere sicuro che l’acquirente non presenterà reclamo a Paypal per ricevere un rimborso del pagamento effettuato.

Come si creano nuovi bitcoin?

Voce principale: I nuovi bitcoin si generano tramite il processo di «mining». Durante il processo, simile a una continua estrazione della lotteria, i nodi della rete ricevono un premio in bitcoin ogni volta che riescono a risolvere un determinato preoblema matematico (con il quale generano un nuovo blocco). La generazione del blocco consiste nel sistema proof-of-work, e la difficoltà di questo processo varia con la crescita della rete. Il premio per la creazione di un blocco è regolato automaticamente affinché ogni quattro anni di lavoro della rete venga creata metà dei bitcoin generati nei quattro anni precedenti. Nei primi 4 anni (da gennaio 2009 a 2012) sono stati emessi (all’incirca) 10.499.889,80231183 bitcoin. Ogni quattro anni questa somma sarà dimezzata, nei prossimi quattro anni sarà pari a 5.250.000, poi a 2.625.000, e così via. In questo modo, la somma totale di bitcoin non supererà mai 20.999.839,77085749.

I blocchi vengono generati in media ogni 10 minuti, e nei primi quattro anni (210.000 blocchi) ogni blocco conteneva 50 nuovi bitcoin. Poiché la quantità di tecnica computazionale utilizzata nel mining è in crescita, aumenta anche la difficoltà di creazione di nuovi bitcoin. Questo fattore di difficoltà di rete, o network difficulty, viene calcolato ogni 2016 blocchi ini base al tempo impiegato per la creazione dei precedenti 2016 blocchi.

Quanti bitcoin vi sono attualmente?

La loro quantità è in costante crescita. Il numero delle monete esistenti = numero dei blocchi, moltiplicato per il valore delle monete del blocco. Quest’ultimo è pari a 50 BTC in ognuno dei primi 210.000 blocchi, a 25 BTC nei successivi 210.000 blocchi, poi 12,5 BTC, 6,25 BTC e così via.

In quante parti è divisibile il bitcoin?

Il bitcoin è divisibile fino all’ottava cifra decimale. 0,00000001 BTC è l’importo minimo che puo’ essere elaborato in una transazione. Viene anche chiamato “satoshi” in onore del fondatore di Bitcoin. In caso di necessità è possibile modificare il protocollo e il corrispondente software per lavorare con somme inferiori.

Come si chiamano le parti del bitcoin?

Vi sono varie controversie circa la definizione delle unità inferiori a 1 bitcoin. Le opzioni più diffuse sono:

Queste opzioni seguono i prefissi internazionali del sistema SI per le centinaia, migliaia, milioni. Molto spesso si discute sulla definizione specifica da dare a 0,01 BTC, poiché è improbabile che questa parte varrà qualcosa nella futura crescita dell’economia Bitcoin (naturalmente, non diventerà l’equivalente di 0,01 USD, GBP o EUR). Non aiutano neppure le definizioni nazionali interne, come «cent», «nickel», «dime», «pence», «pound», «copeco», poiché si tratta di una valuta globale.

Vi è una sola eccezione: il «satoshi»; questa parola designa il più piccolo valore nominale della valuta.

E’ stata così denominata in onore di Satoshi Nakamoto, presudonimo dell’inventore di Bitcoin.

Come avverrà il dimezzamento del premio per blocco quando le cifre diminuiranno?

Alla fine, la ricompensa per blocco scenderà da 0.00000001 BTC a zero, e non verranno più emessi bitcoin.

Il premio del blocco è calcolato come lo spostamento bit a bit dell’intero 64 bit con segno verso destra, vale a dire dividendo per due e arrotondando al difetto. Questo numero intero è pari a BTC * 100000000, poiché nel client saldo e valore del bitcoin sono registrati come numeri interi senza segno.

Se inizialmente il premio ammontava a 50 BTC, si dovranno minare bitcoin per tanti periodi di 4 anni, quanti sono necessari per arrivare a zero.

Quanto tempo occorrerà per creare tutte le monete?

L’ultimo blocco a generare monete sarà il blocco № 6929999, che dovrebbe essere creato all’incirca nel 2140. La quantità totale delle monete in circolazione sarà pari a 20.999.999,9769 BTC. Anche se la precisione consentita aumentasse rispetto all’attuale ottava cifra decimale, la quantità totale di BTC in circolazione sarebbe sempre appena inferiore a 21 mln (a condizione che non avvengano sostanziali modifiche). Ad esempio, con una precisione di 16 cifre decimali otterremmo come risultato 20.999.999,999999999496 BTC.

Se non verranno più create monete, verranno generati nuovi blocchi?

Assolutamente! Anche prima che le monete finiscano, le commissioni per le transazioni incluse nei blocchi diventeranno sicuramente una ricompensa maggiore per la generazione di nuovi blocchi delle monete stesse.Quando tutte le monete saranno state create, tali commissioni manterrano possibile l’utilizzo d bitcoin e della stessa rete Bitcoin. Il numero di blocchi che è possibile generare non è in in alcun modo limitato.

Ma se non ci saranno più monete, cosa succederà se si perderanno bitcoin?

Per la legge della domanda e dell’offerta i bitcoin, in condizioni di diminuzione della loro quantità, aumenteranno di valore. Cosi, se alcuni bitcoin andranno persi, i rimanenti accresceranno il loro valore per compensarli. Se il valore dei bitcoin cresce, il numero di bitcoin necessario per comprare un oggetto diminuisce. Questo è un modello economico deflazionistico. Se la dimensione media delle transazioni diminuirà, probabilmente tali transazioni verranno effettuate con le parti inferiori al bitcoin, come i millibitcoin («Millies») o i microbitcoin («Mikes»).

Il protocollo Bitcoin utilizza un blocco di base di un centinaio di milionesimo di bitcoin («satoshi»), ma i bit inutilizzati consentono di lavorare con parti ancora più piccole.

Se ogni transazione viene trasmessa attraverso la rete, non aumenterà il traffico per Bitcoin?

Il protocollo Bitcoin consente di utilizzare client leggeri, che possano lavorare senza caricare sul computer l’intero storico delle transazioni. Dal momento che il traffico è in crescita, e questo momento sarà sempre più importante, si elaboreranno implementazioni del concetto. I principali nodi di rete ad un certo momento diventeranno servizi più specializzati.

Grazie a modifiche software, i nodi pieni (full nodes) Bitcoin potranno essere paragonati a VISA e MasterCard, e richiederanno un’apparecchiatura modesta (un server ad alte prestazioni secondo gli standard odierni). Va notato che la struttura della rete MasterCard è simile a quella di Bitcoin: anche questa è una rete broadcast peer-to-peer.

Economia

Qual è il valore del bitcoin? Cosa lo garantisce?

I bitcoin hanno valore per la loro utilità e per il fatto che ne esiste una quantità limitata. Appena i pagamenti in bitcoin verranno accettati da sempre più venditori di beni e servizi, il valore dei bitcoin si stabilizzerà. Qui potete trovare una lista di siti che accettano pagamenti in bitcoin.

Quando diciamo che ogni valuta è garantita dall’oro, significa che in pratica è possibile convertire questa valuta in oro. I bitcoin, proprio come gli euro o i dollari, non sono garantiti da nulla, se non dai venditori che li accettano.

E’ opinione comune che i bitcoin aumentino di valore in base al costo dell’elettricità necessaria alla loro produzione. Tuttavia, il costo di produzione non è pari al valore: l’assunzione di migliaia di lavoratori per scavare una grande buca è costosa ma inefficace, e quindi di nessun valore. Inoltre, nonostante il deficit sia il requisito più importante per una moneta utile, questo da solo non creerà valore. Ad esempio, le vostre impronte digitali sono in quantità scarsa, ve ne sono pochissime al mondo, ma questo fatto non significa che abbiano valore di scambio.

Bisogna anche aggiungere che nonostante qui operi la legge della domanda e dell’offerta, tale legge non assicura il valore dei bitcoin in futuro. Se si perderà la fiducia nel bitcoin, non sarà più importante il fatto che non ne verranno più creati. Crollerà la domanda e tutti i detentori di monete cercheranno di venderle il più rapidamente possibile. Questa situazione si puo’ osservare nelle monete statali, quando uno Stato si divide in vari Stati separati e la valuta di questo Stato non viene più emessa (poiché scompare l’organo centrale che mette nuova moneta in circolazione). Nonostante il denaro in circolazione sia in quantità limitata, il suo valore precipita, poiché diminuisce la fiducia nel suo potere d’acquisto. Ovviamente, il sistema Bitcoin non possiede un tale organo centrale di gestione ed emissione, ma questo non lo protegge dall’eventuale diminuzione di fiducia nella moneta a causa di fattori imprevedibili.

Bitcoin è una bolla di sapone, una truffa?

Si, nel senso in cui sono bolle di sapone e truffe l’euro o il dollaro. Il loro valore risiede solo nel tasso di cambio e non ha altro fondamento. Se all’improvviso tutti smettessero di accettare dollari, euro o bitcoin, la “bolla” scoppierebbe e il valore dei vostri risparmi sarebbe azzerato. Ma la probablità di un tale evento è molto bassa: anche in Somalia, dove il governo è crollato 20 anni fa, gli scellini somali sono ancora accettati per il pagamento.

I bitcoin funzionano secondo il modello Ponzi?

Nel modello Ponzi, i fondatori convincono gli investitori che diventeranno ricchi. Bitcoin non fornisce tali garanzie. Non vi è alcun organo centrale, ma solo persone che creano l’economia.

Il modello Ponzi è un gioco a somma zero. Quelli che hanno aderito prima al modello possono arricchirsi solo alle spese degli ultimi arrivati. Il bitcoin rappresenta un’opzione win-win. Chi ha iniziato ad utilizzare i bitcoin in precedenza puo’ trarre profitto dall’ aumento del loro valore. Chi invece si è unito dopo, così come l’intera società, beneficerà dell’utilità che deriva da una valuta p2p stabile, rapida, economica e largamente diffusa.

Tuttavia, il fatto che chi è entrato prima nel sistema ottenga maggiori guadagni, non significa che Bitcoin funzioni secondo il modello Ponzi. Tutti i buoni investimenti in imprese di successo hanno le stesse caratteristiche.

Bitcoin non darà maggiori profitti a chi ha iniziato ad acquisire bitcoin prima degli altri?

Gli utenti per primi che hanno iniziato ad utilizzare i bitcoin si sono assunti il rischio di investire denaro in una tecnologia non verificata. Con le loro azioni hanno contribuito a far diventare il sistema Bitcoin quello che è e a svilupparlo ulteriormente. Di conseguenza, questi utenti ricevono un ritorno meritato dei propri investimenti.

In ogni caso, grazie allo scambio ogni bitcoin creato cambia possessore più volte, in modo che il profitto iniziale sarà minimo rispetto al profitto derivante dalla circolazione di tutta la valuta bitcoin. Molti “vecchi” utilizzatori di bitcoin vendevano le proprie monete a meno di 1 dollaro USA, e dunque a molto meno del valore attuale di questa valuta.

La perdita di portafogli e la quantità limitata di bitcoin non causeranno una deflazione incontrollata che annienterà il sistema Bitcoin?

La preoccupazione per la fine del sistema bitcoin a causa della deflazione è ingiustificata. A differenza di molte altre valute, che sono costantemente a rischio inflazione perché i governi continuano ad emettere moneta, è probabile che il bitcoin aumenti invece di valore con il passare del tempo. I bitcoin sono unici per il fatto che ne sarà creata una quantità limitata (esattamente 21 milioni). Tale cifra è nota fin dal momento dell’avvio del progetto, e i bitcoin sono generati con una velocità calcolata.

Inoltre, gli utilizzatori di bitcoin affrontano un pericolo sconosciuto a chi utilizza di altre valute; se l’utilizzatore perde il proprio portafoglio, i suoi soldi andranno persi per sempre, o comunque finché non lo ritroverà. I i suoi soldi spariranno non solo per lui, ma sarano tolti dalla circolazione in generale, senza più essere disponibili. Mano a mano che gli utenti perdono i propri portafogli, la quantità di bitcoin diminuisce gradualmente.

Così, il bitcoin deve affrontare un problema unico. Mentre la maggior parte delle valute è a rischio inflazione, il bitcoin è esposto al pericolo contrario. Nel tempo l’aumento della quantità di bitcoin rallenterà, La quantità limitata di moneta bitcoin che si trova in circolazione diminuirà gradualmente. E dal momento che ci saranno sempre meno bitcoin, secondo la legge della domanda e dell’offerta, il loro valore aumenterà gradualmente.

Così il futuro del bitcoin è un mistero, poiché nessuno sa con certezza ciò che succederà a questa moneta, quando col tempo acquisterà sempre maggiore valore. Molti economisti affermano che un basso livello d’inflazione è un bene per la moneta, ma nessuno puo’ essere sicuro di quello che succederà a una valuta che è costantemente esposta alla deflazione.Nonostante la deflazione non sia un fenomeno così raro, una deflazione costante finora non era mai stata sperimentata da nessuna moneta al mondo. Vi sono varie discussioni riguardo a questo processo, ma il punto è che al mondo non esiste alcuna esperienza di funzionamento di un siffatto modello, per cui tutte le dichirazioni degli economisti restano soltanto congetture.

Nonostante ciò che è stato detto, esiste un sistema per affrontare le ovvie conseguenze di questo processo. Una deflazione troppo forte puo’ rendere la maggior parte delle valute poco pratiche: se per un dollaro canadese si potrà comprare un’automobile, come fare se si vorrà comprare del pane o un dolce? Anche i penny in tal caso avranno un valore MOLTO alto. Il sistema bitcoin prevede in questi casi una soluzione semplice e elegante: la divisibilità infinita. E’ possibile dividere e vendere il bitcoin in tante parti, quante sono necessarie ai suoi possessori, per cui non è importante quale valore abbiano i bitcoin, le persone possono utilizzarli per transazioni di qualsiasi importo.

In sostanza, l’estrema divisibilità deve consentire al bitcoin di continuare a sussistere, anche in caso in cui molte persone perdessero i loro portafogli. Anche se al mondo rimanesse solo 1 bitcoin, o una sua parte, il bitcoin potrebbe continuare ad esistere. Ora è ancora presto per parlare della probabilità del verificarsi di tali eventi, tuttavia è probabile che la deflazione costituisca una minaccia molto minore di quello che molti pensano.

E se qualcuno acquistasse tutti i bitcoin esistenti?

I mercati del bitcoin si basano sulla concorrenza, vale a dire che il prezzo dei bitcoin salirà o crollerà in base alla domanda e all’offerta a determinati livelli di prezzo. Solo una piccola parte dei bitcoin attualmente esistenti è in vendita sui mercati valutari. In tal modo, nonostante un acquirente con grande disponibilità di fondi abbia la possibilità materiale di comprare tutti i bitcoin disponibili, dovrà attendere che tutti gli altri titolari di bitcoin li mettano in vendita. Così anche l’acquirente più ricco e risoluto non potrà ottenerli tutti. Inoltre, ogni giorno viene emessa nuova moneta, e così sarà per molti decenni, anche se con il passare del tempo la velocità di emissione scenderà a livelli minimi. Coloro che si dedicano all’attività di mining non sono obbligati a vendere i propri bitcoin, per cui sui mercati non sarà mai disponibile tutta la moneta esistente. Tuttavia questa situazione non assicura che i mercati siano immuni alla manipolazione dei prezzi. E’ necessaria una quantità minima di valuta per abbassare o alzare il suo valore di mercato, per cui Bitcoin non rimarrà un asset stabile.

Cos succede se qualcuno crea una nuova catena dei blocchi, o una valuta digitale per rimpiazzare Bitcoin?

Uno dei più importanti meccanismi di sicurezza di Bitcoin si basa sulla catena dei blocchi e sul fatto che sia molto difficile creare una derivazione di essa. Posto di fronte a due catene, il miner sceglierà la più lunga, vale a dire la catena con gli hash più complessi. In tal modo si avrà la garanzia del fatto che l’utente potrà spendere i propri bitcoin una sola volta, escludendo dunque le possibilità di frodi. La della catena dei blocchi è strutturata in modo tale che esisteranno sempre varie sue derivazioni e sarà sempre possibile che una transazione venga riscritta dal ramo più lungo, se prima si trovava nel più corto. Con il passare del tempo, diminuiscono le probabilità che la transazione venga riscritta e aumentano le probabilità che diventi permanente. Sebbene a causa della struttura della catena dei blocchi gli utenti non possano spendere più bitcoin di quelli che hanno, esiste sempre la possibilità che la transazione venga annullata. Una nuova catena di blocchi rende la rete vulnerabile alla minaccia della «doppia spesa». Tuttavia, la creazione di una nuova catena vitale è un processo molto complesso, per cui un tale rischio è estremamemente basso. Bitcoin sceglierà sempre la catena dei blocchi più lunga e determinerà la relativa lunghezza dei due rami in base alla complessità dei loro hash. Dal momento che l’hash di ogni nuovo blocco è creato sulla base di quello precedente, al momento della creazione di un blocco con hash più complesso si dovranno eseguire più calcoli di quanti sono stati eseguiti da tutta la rete dal momento della diramazione fino alla creazione del nuovo blocco. E’ chiaro che per fare ciò sono richieste elevate capacità di calcolo, e poiché Bitcoin è in costante crescita ed espansione, tali capacità diventeranno sempre più complesse. La possibilità che compaiano altre valute virtuali più sofisticate che potrebbero rimpiazzare Bitcoin e renderlo obsoleto e inutile rappresenta di gran lunga una più seria minaccia. Lo sviluppo di Bitcoin ha richiesto grandi risorse intellettuali e inventiva, ma questa valuta è unica nel suo genere, è un prototipo, vulnerabile rispetto ai concorrenti più sviluppati. Finché non entreranno in gioco seri concorrenti, Bitcoin rimarrà leader, ma non vi sono garanzie del fatto che conserverà la sua attuale posizione. In linea con i principi storici di Internet, un sistema analogo, costruito sugli stessi principi, sostituirà e renderà obsoleto Bitcoin quando il tempo ci mostrerà i difetti principali di quest’ultimo. Friendster e Myspace hanno avuto un simile destino per mano di Facebook, Napster è stato rimpiazzato da Limeware, Bearshare e le applicazioni torrent, mentre Skype ha sconfitto gli ultimi sostenitori di Microsoft Messenger. Forse quello che si è detto potrà suonare un po’ minaccioso, ma tenete presente che la comparsa di nuove o forse migliori monete virtuali non annuncia necessariamente la fine di Bitcoin. Se Bitcoin riuscirà ad ottenere uno status abbastanza solido, vale a dire raggiungerà un ampio riconoscimento e confermerà la sua stabilità fino al momento in cui verranno create altre valute digitali di ultima generazione, le future valute, pur avendo un’architettura migliore, non costituiranno una particolare minaccia. Ciò viene definito “network effect”, effetto di rete.

In Bitcoin sono possibili manipolazioni dei prezzi?

L’attuale bassa capitalizzazione di mercati di Bitcoin è tale da permettere a ogni investitore con fondi sufficienti possa modificare o manipolare significativamente il tasso di cambio. Ciò costituisce un problema? Certamente, ma solo nel caso in cui investiate in Bitcoin per un breve periodo tempo. Un eventuale manipolatore non puo’ modificare i principi fondamentali secondo i quali è stato progettato il sistema, per cui in 5-10 anni tali principi prevarranno su qualsiasi manipolazione a breve termine.

Invio e ricezione di pagamenti

Perché devo attendere 10 minuti prima di poter utilizzare i soldi che ho ricevuto?

10 minuti è il tempo medio per l’individuazione del blocco. Questo processo puo’ richiedere più o meno tempo, dipende dalla fortuna; 10 minuti è un intervallo di tempo indicativo. Con l’ausilio dei blocchi (nell’interfaccia grafica Bitcoin chiamati «conferme») il sistema Bitcoin raggiunge un consenso su chi possiede cosa. Una volta che un blocco viene trovato, tutti saranno d’accordo che voi possedete le monete, e sarà possibile spenderle nuovamente. Finché non viene trovato, alcuni nodi della rete potrebbero aveve informazioni non aggiornate, e ciò potrebbe consentire di aggirare il sistema, annullando la transazione. Maggiori sono le conferme di una transazione, minori sono i rischi di storno. 6 blocchi o un’ora sono sufficienti per rendere poco pratico l’annullamento della transazione poco pratico dal punto di vista computazionale. La situazione è molto migliore rispetto alle carte di credito, per le quali le richieste di annullamento di addebito (chargeback) possono richiedere per l’elaborazione anche 3 mesi dal momento della transazione iniziale! L’intervallo di dieci minuti è stato scelto direttamente da Satoshi come compromesso tra il momento della prima conferma e il volume di lavoro perso per elaborare la ramificazione della catena. Se un blocco è già stato ricevuto, gli altri miner non lo sapranno subito, e fino a quel momento di fatto competono con il nuovo blocco, invece di aggiungerlo al calcolo. Se qualcuno mina un nuovo blocco sulla base di una vecchia catena, la rete accetterà solo uno dei due, e tutto il lavoro computazionale dell’altro blocco sarà stato invano. Ad esempio, se i miner sanno di nuovi blocchi in media ogni minuto, mentre i nuovi blocchi vengono trovati ogni 10 minuti, il 10% del lavoro della rete è a vuoto. L’aumento del tempo di ricezione di un nuovo blocco diminuisce questa percentuale. Immaginiamo che la rete Bitcoin abbia raggiunto Marte. Se i pianeti si trovano in punti distanti delle loro orbite, al segnale occorrono 20 minuti per arrivare da un punto all’altro. Posto che la ricerca di un nuovo blocco richieda 10 minuti, i miner su Marte saranno sempre indietro di 2 blocchi rispetto ai miner sulla Terra. In pratica, non potranno in alcun modo creare blocchi. Se dovessimo lavorare con questi ritardi, bisognerebbe aumentare il tempo di ricezione di un nuovo blocco almeno di qualche ora.

E’ necessario attendere la conferma della transazione per comprare e vendere qualcosa in bitcoin?

SI, è necessario, SE non si puo’ invalidare la transazione. Il software Bitcoin non conferma il trasferimento finché non saranno trovati altri 6 blocchi (conferme). Più le transazioni si trovano avanti nella catena, più è difficile annullarle, ma prima della prima conferma è facile farlo. Se non si vuole invalidare la transazione è consigliabile ricevere da due a sei conferme, in base alla somma da trasferire. Quando ci si pone questa domanda si pensa spesso, ad esempio, all’uso di bitcoin nei supermercati. Queste transazioni possono essere invalidate: se qualcuno prova ad addebitare una somma due volte, ciò potrebbe funzionare qualche volta, ma prima o poi uno di queste transazioni verrebbe individuata, e per il furto in negozi nella maggior parte dei Paesi è prevista una pena maggiore rispetto ai guadagni derivanti da tali furti. Le sfere di utilizzo che necessitano di una rapida elaborazione del pagamento, come supermercati o macchinette automatiche di snack, devono essere protette da tali rischi. Ecco uno dei modi per invalidare un pagamento non confermato: Il “Finney attack” è un attacco per cui un malintenzionato mina un blocco contentente una certa somma di monete che è reversibile. Appena trova la soluzione, effettua immediatamente un acquisto, dopodiché trasmette il blocco, riottenendo così le monete. Questo tipo di attacco è pericoloso prima di tutto per le merci che è possibile inviare istantaneamente, come ad esempio tracce musicali o valuta di scambio. Dato che il truffatore non puo’ scegliere il momento dell’attacco, la minaccia non è applicabile ai supermercati, dove non si puo’ scegliere l’esatto momento in cui pagare (per le file, ecc.). L’attacco fallisce se qualcun altro individua il blocco che include la transazione di questo acquisto prima che voi riusciate a generare il vostro blocco. In tal modo, un’organizzazione che lavora con il bitcoin puo’ diminuire il livello di rischio chiedendo all’acquirente di attendere un po’ di tempo. Dato che questo attacco è abbastanza complesso, i venditori di merci che vengono inviate in modo automatico e istantaneo dovranno rivedere loro i prezzi per includervi il costo della truffa o di un’assicurazione contro di essa.

Mi hanno inviato bitcoin, ma non sono ancora arrivati! Dove sono?

Niente panico! Vi sono vari motivi per cui i vostri bitcoin potrebbero non essere arrivati, e vari modi per individuare tali motivi. L’ulitma versione del client Bitcoin-Qt mostra il tempo rimanente per completare lo scaricamento della catena dei blocchi. Passate l’indicatore del mouse sull’icona in basso a destra per visualizzare lo stato del vostro client. Potete inoltre controllare lo stato della vostra transazione su Blockchain.info, compiendo una ricerca in base al vostro indirizzo. Se questa è in lista, basterà aspettare finché non sarà inclusa nel blocco e verrà visualizzata nel vostro client. Se nella transazione si utilizzano bitcoin con i quali recentemente si è conclusa un’altra transazione, questa potrebbe avere una priorità bassa. Il trasferimento puo’ richiedere più tempo se la commissione non era abbastanza elevata. Se non era prevista alcuna commissione, il trasferimento potrebbe avere una priorità molto e finire nel blocco sopo dopo alcune ore o addirittura qualche giorno.

Perché il mio indirizzo Bitcoin cambia continuamente?

A differenza degli indirizzi postali o elettronici, gli indirizzi Bitcoin vengono utilizzati una sola volta. Ciò significa che ad ogni ricezione di un trasferimento è necessario generare un nuovo indirizzo. Nonostante sia possibile ricevere monete più volte allo stesso indirizzo, ciò metterà in pericolo la sicurezza del vostro portafoglio e la riservatezza di tutta la rete Bitcoin; inoltre, renderà impossibile determinare chi ha inviato il denaro e perché.

A quanto ammonta la commissione?

Affinché alcune transazioni vengano confermate è necessario pagare una determinata commissione su di esse. La commissione viene elaborata e ottenuta dal miner. In caso di necessità, la più recente versione del client Bitcoin calcola la commissione dovuta. La commissione si aggiunge alla somma da pagare. Ad esempio, se inviate 1.234 BTC e il client esige una commissione di 0.0005, dal vostro conto saranno prelevati 1.2345 BTC, e al destinatario arriveranno 1.234 BTC. La commissione può essere prevista perché la vostra transazione appare come una minaccia al sistema Bitcoin. Ad esempio, è difficile effettuare una transazione utilizzando bitcoin ottenuti di recente. Il vostro portafoglio cerca di evitare di creare transazioni onerose, ma non sempre è in grado di farlo: i fondi presenti nel vostro portafoglio possono essere nuovi oppure costituiti da vari piccoli pagamenti. Dato che la commissione dipende dalla quantità di dati di cui si compone la transazione, e non dalla quantità di bitcoin inviati, essa potrà essere estremamente bassa (0.0005 BTC per 1000 BTC) oppure assurdamente alta (0,004 BTC per 0,02 BTC, circa il 20%). Se si ricevono piccole quantità di denaro (ad esempio, pagamenti dalla mining pool), la commissione per il trasferimento sarà più alta di quella prevista per l’effettuazione delle comuni operazioni al consumo o commerciali.

Cosa succede quando qualcuno mi invia bitcoin, ma il mio computer è spento?

I bitcoin non vengono semplicemente «inviati» al vostro portafoglio; il programma usa questo termine affinché possiate utilizzare la valuta senza dover necessariamente imparare nuovi concetti. Il vostro portafoglio serve solo quando volete spendere le vostre monete. Se vi hanno inviato monete mentre il vostro client non era in funzione, ma in seguito avete eseguito il programma, le monete saranno subito accreditate sul vostro conto. In altre parole, quando il client sarà avviato, scaricherà i blocchi e riceverà informazioni suille nuove transazioni, incluse quelle riguardanti il vostro portafoglio.

Quanto tempo richiede la «sincronizzazione» alla prima installazione del client Bitcoin e come avviene?

Il famoso client Bitcoin di bitcoin.org opera in qualità di nodo «pieno» (full node) Bitcoin: puo’ eseguire tutte le funzioni del sistema Bitcoin, non è solo un «client». Uno dei principi sui quali si basa il lavoro dei full node Bitcoin consiste nel fatto che tali nodi partono dal presupposto che gli altri utenti del sistema Bitcoin NON abbiano seguito le regole del sistema. Durante la sincronizzazione, il software elabora le transazioni effettuate e svolge una verifica per determinare se tutte le regole del sistema sono state osservate correttamente. In regime normale di funzionamento, dopo aver terminato la sincronizzazione, il programma impiega una minima quantità delle risorse del computer. Alla prima installazione del client-portafoglio, la verifica iniziale richiederà una notevole attività dell’hard disk, quindi i tempi di sincronizzazione dipenderanno dalla velocità del disco e, in misura minore, da quella del processore. La verifica potrà richiedere da alcune ore a un giorno circa. Su un computer lento puo’ richiedere più di 40 ore di sincronizzazione ininterotta, per cui controllate le impostazioni di risparmio energetico per evitare che l’hard disk si disconnetta, se lasciato incustodito per alcune ore. Durante la sincronizzazione è possibile utilizzare il client Bitcoin, ma non verranno visualizzati gli ultimi pagamenti finché il client non arriverà al loro punto di esecuzione. Si puo’ provare un client alternativo «leggero» sul modello di Multibit o il client superleggero electrum, sebbene questi non offrano una così alta protezione, siano a più basso utilizzo di risorse e non consentano il potenziamento della rete P2P.

Rete

Devo configurare il firewall per eseguire Bitcoin?

In genere Bitcoin si collega agli altri nodi utilizzando la porta TCP 8333. E’ necessario aprire la connessione delle porte TCP in uscita tramite la porta 8333, e si vuole che il client Bitcoin si colleghi a più nodi. Testnet usa la porta TCP 18333 invece della 8333. Se si desidera limitare le impostazioni del firewall per più indirizzi IP, è possibile trovare nodi stabili nell’elenco dei nodi.

Come funziona il meccanismo di ricerca dei peer?

Bitcoin trova i peer trasmettendo messaggi all’interno della propria rete, e ogni nodo ha in memoria un database dei peer conosciuti per l’utilizzo futuro. Per eseguire tale processo Bitcoin necessita di una lista di peer iniziali. Questo elenco puo’ essere creato manualmente, ma di solito il programma ottiene queste informazioni interrogando i nomi di dominio DNS con elenchi aggiornati automaticamente. Se ciò non funziona, il programma utilizza un’elenco incorporato che compare nelle versioni aggiornate.

Mining

Voce principale: Mining

Cos’è il mining?

Il mining è il processo di utilizzo di capacità di calcolo per l’introduzione di nuovi bitcoin nel sistema e la protezione dall’inversione delle transazioni. Dal punto di vista tecnicno il mining è definito come il calcolo dell’hash dell’intestazione del blocco, che include, tra l’altro, il riferimento ai blocchi precedenti, l’hash delle operazioni effettuate e il numero a utilizzo unico (nonce). Se il valore hash è minore del target attuale (che è inversamente proporzionale alla difficoltà), viene creato un nuovo blocco e il miner riceve i bitcoin creati (che attualmente ammontano a 25 BTC per blocco). Se l’hash è maggiore del target attuale, viene utilizzato un nuovo numero e si calcola un nuovo hash. Ogni miner compie questa operazione milioni di volte al secondo.

Il mining viene utilizzato per effettuare calcoli utili?

I calcoli del mining si applicano solo a Bitcoin e non sono legati ad altri progetti di calcolo distribuito. Tali calcoli servono a garantire la sicurezza della rete Bitcoin, il che puo’ essere già ritenuto abbastanza utile.

Ma non è uno spreco di energia elettrica?

Il consumo di energia elettrica per la creazione e il mantenimento di un sistema monetario libero difficilmente puo’ essere definito come uno spreco. Inoltre, anche i servizi necessari per il funzionamento dei sistemi monetari attualmente più diffusi, come banche e società di credito, consumano energia, e certamente in misura maggiore di Bitcoin.

Perché non utilizzare calcoli che possono ssere utilizzati anche per altri scopi?

Per garantire la sicurezza della rete Bitcoin, i calcoli interni ad essa devono avere alcune caratteristiche specifiche. Tali caratteristiche sono incompatibili con i calcoli per altri scopi.

Come si puo’ impedire ai miner di creare blocchi senza transazioni?

L’incentivo dei miner sono le commissioni previste per i trasferimenti. Se dovessimo implementare un numero minimo di transazioni per blocco, sarebbe facile per i miner creare e includere transazioni solo per superare quella soglia. Poiché la rete cresce, il premio per la creazione di un blocco crolla, e i miner iniziano a dipendere sempre di più dalle commissioni, le quali possono compensare le loro perdite, quindi il problema di blocchi vuoti senza transazioni con il passare del tempo verrà eliminato.

In che modo il sistema «proof-of-work» aiuta a proteggere Bitcoin?

Bitcoin utilizza il protocollo proof-of-work Hashcash con minimi adattamenti. Per farsi un’idea generale del processo di mining, immaginate una sorgente di questo tipo: carico utile = <determinati dati relativi a quanto avviene nella rete Bitcoin> numero a utilizzo unico (“nonce”) = 1 hash = SHA2 (SHA2 (carico utile + numero a utilizzo unico)) Il lavoro svolto dal miner consisterà nell’aumentare ripetutamente il «numero a utilizzo unico» finché la funzione hash non produrrà un valore raro inferiore alla soglia target. (In altre parole, l’hash «inizia con un certo numero di zeri», se ve lo raffigurate come una lunghezza fissa). Come si vede, durante il mining non avvengono calcoli particolari. Il miner cerca semplicemente di trovare un certo numero (il cosiddetto numero a utilizzo unico), che (insieme al carico utile) darà un hash con determinate proprietà. Il vantaggio di un tale meccanismo consiste nella semplicità della verifica del risultato. Considerando il carico utile e il numero a utilizzo unico, per la verifica delle proprietà dell’hash è necessario un solo richiamo della funzione di hash. Poiché è possibile trovare questi hash solo con il metodo “forza bruta” (metodo di ricerca esaustiva di tutte le soluzioni possibili), questi possono essere utilizzati anche come «proof-of-work», perché vediamo che qualcuno ha utilizzato grandi capacità di calcolo per trovare il valore temporale esatto (numero a utilizzo unico) per un dato carico utile. Tale funzione viene utilizzata nella rete Bitcoin per garantire la sicurezza dei suoi vari aspetti. Il truffatore che voglia introdurre dati dannosi nella rete, dovrà prima superare il necessario sistema proof-of-work. Finché i miner onesti avranno maggiore potenza di calcolo, saranno sempre in vantaggio rispetto a questi.

Sicurezza

I miner possono accordarsi per accumulare soldi o modificare sostanzialmente il funzionamento del sistema Bitcoin?[modifca]

Questa domanda ne racchiude due. Vediamole singolarmente. I miner possono accordarsi e accumulare soldi per loro stessi? Il mining è il processo di creazione di nuovi blocchi nella catena. Ogni blocco contiene la lista di tutte le transazioni avvenute nella rete Bitcoin dal momento della creazione dell’ultimo blocco, così come l’hash del blocco precedente. I nuovi blocchi vengono «estratti», cioè vengono generati dai client Bitcoin, la cui funzione è quella di indovinare la sequenza di simboli nei codici, chiamati “hash” e vengono creati con l’ausilio delle informazioni dei blocchi precedenti. Gli utenti Bitcoin possono scaricare programmi specifici per il mining, con l’ausilio dei quali è possibile destinare una certa quantità di potenza di calcolo (a scelta, maggiore o minore) per individuare, in base alla stringa, l’hash del blocco precedente. Chi esegue per primo il calcolo correttamente, creando così un nuovo blocco, riceve un premio in bitcoin. La catena dei blocchi è una delle due strutture che garantiscono la sicurezza di Bitcoin. L’altra è un sistema di crittografia a chiave pubblica, sul quale si basa il trading. La catena dei blocchi non solo garantisce che tutte le transazioni, senza eccezioni, vengano registrate, ma permette anche a chiunque di memorizzare sul proprio computer la registrazione di qualsiasi transazione. Molti utenti hanno una lista di tutte le transazioni effettuate nella storia di Bitcoin; l’accesso alla lista è disponibile in qualsiasi momento, e chiunque voglia ricevere informazioni puo’ farlo senza fatica. Per questo nel sistema Bitcoin è difficile mettere in atto una frode. L’esecuzione della rete Bitcoin richiede una notevole potenza di calcolo, e dato che un’elevata capacità consente di effettuare più tentativi per individuare i numeri, coloro che hanno investito maggiormente nei computer per supportare la rete avranno un guadagno maggiore. Attualmente ogni numero individuato da’ diritto a venticinque bitcoin, che hanno un certo valore (anche se il loro prezzo è ancora instabile), quindi ogni miner che guadagna bitcoin riceve in pratica soldi. Alcuni lo fanno da soli, altri creano o entrano a far parte di pool, nelle quali ognuno porta la propria quota di profitti. Per questo alla prima domanda possiamo sicuramente rispondere «sì»: i miner non solo possono accordarsi per guadagnare di più, ma è lo stesso sistema a incoraggiarli a farlo. Le pool di estrazione di bitcoin sono strutture collettive, e in esse non vi è nulla di disonesto o insidioso. Ma qui la domanda fondamentale è la seguente: Possono farlo eludendo le norme vigenti nel sistema Bitcoin? Esiste un modo per aggirare la rete e fare soldi in modo illecito? Bitcoin non è un modello ideale. Ingannare il sistema è possibile, ma molto difficile. Il bitcoin è stato pensato per evitare i principali problemi delle valute correnti, in particolare il fatto che il livello di fiducia in esse dipenda da persone che non sempre mettono al primo posto gli interessi dei detentori di queste valute. Ogni valuta al mondo (tranne il bitcoin) è controllata da grandi istituti che monitorano le operazioni in questa valuta e possono manipolarne il prezzo. Le valute hanno un certo valore perché le persone ripongono la prropria fiducia negli istituti che controllano queste valute. Bitcoin non chiede ai propri utenti di affidarsi a una qualche organizzazione. La sicurezza del sistema si basa sulla crittografia, che ne costituisce parte integrante ed è di dominio pubblico. Invece di creare un’organizzazione indipendente che controlli le transazioni, queste verranno controllate dall’intera rete, per cui è estremamente difficile rubare bitcoin o frodare in altri modi. I bitcoin vengono emessi regolarmente e in modo calcolato. Vengono creati da una pluralità di utenti, in modo che nessuno da solo possa crearne troppi e farne diminuire il valore. I bitcoin sono stati creati in modo da essere protetti dall’inflazione e dalla doppia spesa (double-spending). Il sistema è altamente distribuito. Tuttavia, vi sono vari modi per ottendere bitcoin in modo indebito. Innanzitutto, le chiavi private possono essere rubate. Il furto di chiavi non rientra nella lista di cose da cui il sistema Bitcoin è protetto. Le modalità di conservazione delle chiavi personali per evitarne il furto dipendono solo dagli utenti. Tuttavia la protezione crittografica del sistema è strutturata in modo tale da non permettere a nessuno di ottenere il codice personale di un utente, anche se ne conosce il codice pubblico. Finché utilizzerete una chiave privata in modo individuale, non avete nulla di cui preoccuparvi. Inoltre, esiste la possibilità teorica che alcuni malintenzionati creino una nuova catena di blocchi, ma a causa delle caratteristiche strutturali di tali catene, questo compito sarebbe estremamente complesso e richiederebbe una grande potenza di calcolo. Una descrizione dettagliata di tali difficoltà è inclusa nella voce sulle catene dei blocchi. Il sistema Bitcoin puo’ essere forzato, ma ciò è molto difficile da attuare e richiede il coinvolgimento di esperti e di enormi di capacità di calcolo. Il sistema Bitcoin non è totalmente inattaccabile, tuttavia è molto vicino alla perfezione.

I miner possono cambiare radicalmente la natura di Bitcoin?

Lo ripetiamo, è altamente improbabile. Bitcoin è una rete distribuita, per cui qualsiasi modifica apportata al sistema deve essere approvata da tutti gli utenti. Se qualcuno volesse modificare le modalità di generazione di bitcoin, dovrebbe convicere ciascun titolare di bitcoin a scaricare e utilizzare un certo software di terze parti, per cui potrebbero essere apportate modifiche solo in caso queste siano vantaggiose per tutti senza eccezione. In tal modo è quasi impossibile modificare il funzionamento del sistema Bitcoin per il proprio beneficio personale. Se agli utenti non piacessero le modifiche, queste non sarebbero accettate e, conseguentemente, in caso le modifiche piacessero, sarebbero vantaggiose per tutti gli utenti senza eccezione. Ovviamente è possibile supporre una situazione in cui qualcuno introduca modifiche che passino inosservate, e che risultino essere utili per qualcuno in particolare, ma non per tutti. Tuttavia, il sistema è strutturato in modo abbastanza semplice, e modifiche importanti difficilmente passerebbero inosservate. Il fatto che apportare serie modifiche sia un’operazione molto complessa dimostra che Bitcoin è un sistema altamente distribuito. Qualsiasi valuta controllata dal “centro” puo’ subire modifiche da parte di questo centro senza l’appoggio e l’approvazione dei detentori di tale valuta. Nel sistema Bitcoin non è previsto un simile organo centrale, quindi qualsiasi cambiamento avviene soltanto per volontà di tutta la comunità. Lo sviluppo di Bitcoin è espressione dell’evoluzione collettiva, ed è la prima esperienza del suo genere per un’unità monetaria.

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